19 settembre 2012

Il web si mobilita per Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano rapito il 19 gennaio scorso

Oggi ritorniamo a parlare dei nostri connazionali rapiti all'estero. La liberazione di Rossella Urru ci ha fatto in qualche modo dimenticare del fatto che ancora più di una famiglia in Italia è in aprensione e aspetta la liberazione del proprio caro. Il pensiero va a Giovanni Lo Porto (foto) e dei due militari italiani presi in ostaggio dalle autorità indiane. Di questi ultimi lo prometto ci occuperemo più avanti. Intanto oggi invece la nostra attenzione si sofferma su Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano rapito il 19 gennaio scorso in Pakistan. Ci sono delle novita: La Rete si mobilita per lui. Dunque è doveroso che anche noi lo facciamo: Giovanni Lo Porto Libero!!!


Oggi sono 8 mesi. Su FB e Twitter l'iniziativa per 'rompere il silenzio'. Ricorrono oggi otto mesi dal rapimento di Giovanni Lo Porto, il cooperante italiano di Palermo sequestrato il 19 gennaio scorso a Multan, in Pakistan. Per l'occasione su Facebook e' stato creato un evento per ''rompere il silenzio'' e arrivare ad una felice soluzione del caso: l'invito in Rete e' ad esporre la foto di Giovanni Lo Porto sui propri profili Facebook e Twitter cosi' da mobilitare il web come e' stato fatto per Rossella Urru.

Giovanni Lo Porto operava nel sud del Punjab, nell’ambito di un progetto che prevedeva la costruzione di alloggi per famiglie rimaste senza casa dopo una violenta alluvione. Dopo il sequestro un'agenzia di stampa straniera aveva riferito che l'uomo era stato rapito, insieme ad un collega tedesco di 70 anni che lavorava nella stessa Ong, dal gruppo talebano Tehrik-e-Taliban Pakistan, capeggiato da Hakimullah Mehsud. Ma il caso continua ad essere avvolto nel mistero.

I talebani pachistani hanno infatti ribadito la loro estraneita' al sequestro. ''Non abbiamo rapito l'italiano e il tedesco, lo abbiamo gia' smentito e lo ribadiamo'', ha detto il portavoce Ihsanullah Ihsan del gruppo estremista islamico armatoTehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp).
Fonte ansa.it




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