11 maggio 2015

Integrazione, la testimonianza: "Io, disabile, su Facebook grazie agli studenti"

Gli ospiti della coop L’Ovile imparano l’informatica grazie ai giovani del liceo Moro di Alessandra Codeluppi. Un clic per sentirsi meno soli. Spesso, infatti, le barriere che i disabili devono affrontare non sono fatte soltanto di muri, ma anche di cultura e mancate opportunità. Ad abbatterle ci stanno pensando alcuni studenti del liceo Moro: sono loro, infatti, gli speciali insegnanti di 18 disabili adulti, seguiti dal centro socio-occupazionale ‘Nessuno escluso’ che fa parte della cooperativa sociale L’Ovile. Da gennaio, ogni giovedì pomeriggio, alcuni ragazzi delle classi terze e quarte della scuola, iscritti all’indirizzo scienze applicate, trascorrono un paio d’ore con i disabili davanti al computer nelle aule del Moro.
«È la prima volta - spiega Gianluca Romersa, referente di Officina educativa del Comune - che il progetto ‘Giovani protagonisti’ coinvolge i disabili in un’iniziativa». L’input è venuto proprio da loro: «Ci hanno chiesto di poter imparare un po’ di informatica: c’era chi aveva già qualche conoscenza, ma altri partivano da zero», spiega Giulia Martinelli, referente del progetto ‘Nessun escluso 2.0’ che coinvolge anche altri operatori sociali come Gabriella Riccò, Monia Spallanzani, Marco Ferretti, Francesco Bedogni - un ragazzo che fa il servizio civile - e il coordinatore Tommaso Menozzi. «Hanno imparato a inviare una mail, usare il programma word, scrivere un curriculum, aprire un profilo facebook ma anche a cercare foto e informazioni. Soprattutto - spiega Martinelli - volevano sentirsi più autonomi attraverso l’uso del computer».
L’entusiasmo trapela dalle voci dei disabili. «Finalmente mi sono iscritto a facebook - dice Paolo, 45 anni -. Ho già chiesto e ottenuto diverse amicizie. In più ho fatto alcune ricerche sulla trasmissione tv ‘Ti lascio una canzone’». Federico Bocchi, lo studente che lo segue, all’inizio era scettico: «Non sapevo se sarei stato all’altezza di insegnare, poi ho visto ogni giorno qualche miglioramento. Ogni giovedì esco felice dall’aula». Dante, 40 anni, non era un neofita: «Avevo imparato qualcosa quando andavo alla scuola professionale. Qui ho usato power point e fatto ricerche sull’arte». La sua tutor, Gaia Fontana, è stupita: «Dante riesce a riconoscere una chiesa a partire dalla foto di guglia. È simpatico e molto divertente». Annamaria Morlini, insegnante di informatica, è la referente per la scuola: «I ragazzi si sono impegnati tanto, ma non solo: si sono creati legami d’amicizia con i disabili».
Ecco i nomi dei ragazzi del Moro: Gaia Fontana, Luca Contalbo, Isabel Badodi, Maicol Balduino, Tommaso Becchi, Francesco Caroso, Francesca Bernuzzi, Manel Rahmouni, Federico Bocchi, Debora Di Lorenzo, Fabio Leanti, Luca Rinaldi, Alessandro Vacondio, Sara Zouhri, Cristian Pomponio, Cesare Oliveri.
di Alessandra Codeluppi
 
Articolo interamente tratto da http://www.ilrestodelcarlino.it/

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