21 febbraio 2015

Tecnologia e disabilità, parliamone

La tecnologia dovrebbe rendere più semplice la vita e non complicarla.
E, nel caso dei disabili, dovrebbe abbattere le barriere e non sollevarne delle altre. Eppure sta accadendo paradossalmente che il nuovo POS ("Point of Sale", ovvero il dispositivo che utilizziamo quando vogliamo acquistare qualcosa con bancomat o carta di credito) ha in sé una difficoltà insormontabile, come suggeritomi da una gentilissima lettrice, per gli ipovedenti e i non vedenti: è soltanto "touchscreen".

In poche parole, chi, purtroppo, ha una vista pessima o non ci vede per niente, non avendo lo "schermo tattile" del POS né segni per orientarsi né sintesi vocale, non può farne uso, a meno che non voglia comunicare il PIN delle proprie carte a terze persone, dando così luogo ad ovvi difetti di privacy e di sicurezza.
Un'anomalia che va senza dubbio segnalata a chi di competenza e risolta al più presto, perché è intollerabile che chi già soffra di una disabilità terribile, com'è quella visiva, debba essere limitato nella propria autonomia al momento degli acquisti giornalieri.

Testo di Gian Piero Robbi - www.robbi.org

Articolo interamente tratto da http://lavocedeltrentino.it

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