12 febbraio 2015

Apparenza delle mie brame

"Io sono una finestra velata di vapore,
in questa notte gelida, deserta ed incolore"...

Questa frase è un estratto della canzone "Io sono una finestra", cantata da Grazia Di Michele e da Mauro Coruzzi al Festival di Sanremo di quest'anno.
Un testo delicato ed emozionante, che fa molto riflettere.
In questo mondo di apparenze, la realtà perde i suoi confini, perchè l'aspetto esteriore conta molto di più di qualsiasi parola o gesto positivo.
Chi viene considerato diverso diventa bersaglio di frecce avvelenate, lanciate dall'arco del falso perbenismo.
Il vapore che rende non trasparente la finestra della vita squarcia l'anima di chi in fondo è debole , è fragile.
Essere grassi, di bassa statura, avere gli occhi strabici, essere gay, o sciupafemmine, fa storcere il naso, è oggetto di battute.
C'è chi sdrammatizza con l'ironia,ma non sempre ciò accade....

Eppure il mondo va avanti, o almeno dovrebbe, e ci si domanda cosa importa se si è diversamente belli o diversamente sessuati?
Nasce così il bullismo, che è l'origine di tanti mali, già perchè siamo noi, la società, a non saper gestire ed arginare la moda diffusa dell'essere irriverenti verso e contro tutti.

La discriminazione imperversa, eppure siamo nel 2015, amanti della tecnologia, delle novità,ma radicati in una mentalità dalle porte chiuse a chiave, anzi abbiamo buttato via la chiave oppure l'abbiamo dimenticata da qualche parte..
E se ci impegnassimo a ritrovarla ?
Non è difficile, ma forse è solo utopia..



Testo di Giusy Luvarà
Tratto da DisabilNews
http://disabilnews.blogspot.it/

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