28 maggio 2013

Studio USA: “La cannella previene e combatte l’Alzheimer”


Finora non era mai stata trovata nessuna cura per l'Alzheimer: la malattia consiste in un degeneramento della mente che porta alla demenza, una malattia neurodegenerativa che uccide le cellule del cervello. George e Graves hanno scoperto due composti trovati nella cannella, cinnamaldehyde ed epicatechina, che sono in grado di prevenire il degeneramento delle cellule cerebrali e l'avanzare della malattia. “Responsabile dell’assemblaggio dei microtubuli in una cellula, è una proteina chiamata tau che gioca un ruolo importante nella struttura dei neuroni - spiega George - il problema con tau nel morbo di Alzheimer è quando inizia l’aggregazione. Quando la proteina non si lega bene ai microtubuli che formano la struttura della cellula, ha una tendenza ad ammassarsi formando fibre insolubili nel neurone”.

Il composto cinnamaldehyde, presente nella cannella, riesce a prevenire, dunque, la formazione dei nodi causati da tau e quindi inibire l’aggregazione della proteina. Per riuscire a fare questo, gli studiosi hanno legato il cinnamaldehyde a due residui di un amminoacido, chiamato cisteina, sulla proteina tau. “Prendete, per esempio, un colpo di sole, una forma di danno ossidativo”, ha affermato Graves. “Se avessimo indossato un cappello, il viso e la testa sarebbero stati protetti dall’ossidazione. In un certo senso questo cinnamaldehyde è come un tappo. Può proteggere la proteina tau legandosi ai relativi residui di cisteina vulnerabili”. Questo, sostengono i ricercatori, potrebbe essere un passo significativo nella battaglia contro l’Alzheimer.

“Le membrane cellulari che vengono ossidate possono produrre derivati ​​reattivi, come l’acroleina, che possono danneggiare le cisteine”, ha aggiunto George. ”L’epicatechina sequestra anche quei sottoprodotti. Dal momento che tau è vulnerabile allo stress ossidativo, questo studio quindi si chiede se la malattia di Alzheimer potrebbe beneficiare della cannella, soprattutto guardando al potenziale di piccoli composti”. Negli Stati Uniti, il morbo di Alzheimer si sta diffondendo rapidamente. Secondo l'Alzheimer Association, nel 2013, la malattia costerà alla nazione 203 miliardi di dollari. "Non sarebbe interessante se una piccola molecola derivata da una spezia fosse in grado di sconfiggere questa grave malattia?" ha commentato Graves.

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