05 ottobre 2012

Piazza, Angelucci, Sarra, Bianco e le botte agli studenti

Antonio Piazza è un uomo sano e benestante ed è presidente dell'Aler di Lecco, cosa non secondaria è iscritto al PDL, dunque è una persona influente. Suo malgrado, è stato in questi giorni protagonista di una vicenda grottesca. Pensate, grazie alle telecamere a circuito chiuso è stato immortalato e dunque incastrato mentre scuarciava le ruote ad una macchina di un disabile in un parcheggio. Il disabile, secondo Piazza, era colpevole di aver voluto parcheggiare la sua macchina ..nel posto dove da anni lui, il Piazza, ha sempre parcheggiato la sua Jaguar: nel parcheggio dedicato ai disabili. Quando il disabile ha chiamato i vigili per ottenere quello che gli spetta per legge, lui non ci ha visto più e ha compiuto il misfatto. La sua vicenda, grottesca, è stata ripresa da tantissime testate giornalistiche di tutto il mondo. Dunque suppongo che tante persone hanno riso amaro di questo personaggio ...

Antonio Angelucci e un Senatore della Repubblica Italiana (del PDL) e possiede una bella Ferrari. Voi mi direte che centra? Centra eccome, perchè la Ferrari e la protagonista, insieme ad un vigile urbano, della storia che voglio raccontarvi. Il Senatore, secondo quanto ci racconta il quotidiano online notizie.it era impegnato in una riunione nel Palazzo della Provincia di Roma. Nel corso della stessa, parte una telefonata della Prefettura ai Vigili Urbani, i quali segnalano la presenza di numerose infrazioni stradali che a lor parere stanno causando il blocco del traffico. Macchine parcheggiate male, in doppia e tripla fila e macchine addirittura parcheggiate in sosta vietata. La macchina del Senatore, la Ferrari, risulterà poi parcheggiata sulle strisce pedonali ...ed è a questo punto che il vigile urbano ha un colpo di genio. Sicuramente, avrà pensato, il possessore della Ferrari doveva essere un tipo influente e per non aver dei guai... il vigile decide di non fare la multa. La scena sembra presa da un film di Totò. Il vigile che entra nel palazzo del potere e chiede informazioni su chi potesse essere il proprietario della Ferrari. Il resto ve lo faccio immaginare: io di mio posso immaginare il vigile che chiede cortesemente al Senatore di spostare la macchina, lui il Senatore si scusa, si alza, prende le chiavi e scende a spostare la macchina. Peccato per il vigile, il vero protagonista in negativo di questa vicenda, che la stessa ha avuto dei testimoni scomodi che hanno riportato il misfatto nei giornali e nelle televisioni. Chissà poi se il vigile subirà qualche provvedimento disciplinare....


Tratto da Corriere della Sera - 5 ottobre 2012

di Gian Antonio Stella - Il sottosegretario regionale che intasca il vitalizio per inabilità al lavoro
Una pensione di invalidità di 7 mila euro oltre allo stipendio
Ma Sarra presiede convegni e inaugura strade
Lunga vita ad Alberto Sarra. Ma è giusto che riceva dalla Regione Calabria un vitalizio di invalidità di 7.490,33 euro al mese, dieci volte più alto di quei portatori di handicap che non sono neppure in grado di soffiarsi il naso? Ed è giusto che accumuli un'altra indennità come sottosegretario regionale nonostante risulti disabile al 100%?
Chiariamo subito: il pensionato-sottosegretario ha, come paziente, tutta la nostra solidarietà. Reggino, avvocato, 46 anni, da sempre amico, compagno di basket e camerata politico del governatore Giuseppe Scopelliti, già consigliere e assessore provinciale di Reggio, criticato da alcuni giornali locali per avere accettato la difesa di personaggi in odore di 'ndrangheta, Alberto Sarra fu colpito nei primi giorni del 2010, quando stava scadendo il suo mandato di consigliere regionale, da uno choc emorragico.
Salvato grazie a un delicato intervento chirurgico, si perse le elezioni di marzo. Tre mesi dopo, visto che era in forma, l'amico Scopelliti lo nominava già sottosegretario regionale alla presidenza, una ridicola carica da retrobottega politico inventata dalla precedente giunta sinistrorsa di Agazio Loiero, mantenuta dal centrodestra e destinata ad essere abolita al prossimo giro proprio perché insensata.
Da allora, l'archivio dell' Ansa trabocca di notizie su di lui: 156 dispacci. Lui che incontra i presidenti delle Comunità montane. Lui che presiede conferenze dei servizi sulle frane. Lui che inaugura nuove strade. Lui che si occupa dei consorzi industriali. Lui che riceve l'ambasciatrice cubana in Italia. Lui che cerca di risolvere il nodo dei forestali. Insomma, instancabile. Si sa com'è: governare una Regione è una faticaccia. Come dice Roberto Formigoni, «per fare politica, ci vuole un fisico bestiale».
Contemporaneamente, mentre gli amici si congratulavano per il suo attivismo, il dinamico sottosegretario avviava le pratiche per farsi riconoscere invalido al lavoro. Finché il 13 giugno scorso, mentre lui era impantanato nelle trattative sulla forestazione, una commissione di cui faceva parte il suo cardiologo di fiducia Enzo Amodeo, dichiarava che «considerata la patologia - aneurismi dei grossi vasi arteriosi del collo e del tronco complicati da dissezioni della aorta torico-addominale - si ritiene l'avvocato Alberto Sarra permanentemente inabile a proficuo lavoro».
La settimana dopo, record mondiale di velocità burocratica, l'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale riconosceva al sottosegretario l'«inabilità totale e permanente dal lavoro». Poche settimane d'attesa e il Bollettino Ufficiale, come ha raccontato Antonio Ricchio sul Corriere della Calabria , pubblicava la Determinazione 439 che concedeva a Sarra un assegno mensile di 7.490,33 euro «al lordo delle ritenute di legge, a titolo di vitalizio, con decorrenza dal 7 gennaio 2010». Per capirci: gli riconosceva gli arretrati per un totale di 30 mesi pari (stando a quei numeri) a circa 225 mila euro. Cioè quanto un normale disabile totale e permanente, uno che non solo non è in grado di ricevere l'ambasciatore bielorusso ma magari neppure di portarsi il cibo alla bocca, prende in 24 anni e mezzo. Clicca qua per continuare a leggere


L'ex Ministro BIANCO "4.000 euro al mese sono troppo pochi" «Con quel poco che ci danno come vitalizio, per gente che ha 80 anni e magari è malata, ha difficoltà a muoversi, e deve andare avanti con 4mila euro di pensione. Molti di noi non riescono a campare, e a Roma non ci vengono neppure più». «Chi come me ha fatto più di 4 legislature arriva a 5.500 euro, mala maggior parte prende almeno mille euro in meno. Ci sono situazioni difficili, oggi mi ha scritto un ex deputato ligure, con tre by-pass, che se la prende con me perché dal 2005 i nostri vitalizi non vengono più adeguati.  Capisco che rispetto a una pensione di operaio sono tanti soldi, ma altri funzionari dello Stato hanno pensioni molto più alte». (fonte leggo.it)

Oggi di sicuro a chi leggerà questo post farò venire un fegato cosi ... 
Me ne rendo conto ma non sono ancora contento. 
Prima di concludere, voglio farvi vedere alcune foto. Sono prese da Facebook e rappresentano alcuni momenti degli scontri che hanno visto oggi per protagonisti la Polizia e gli studenti, nelle manifestazioni in favore della scuola pubblica che si sono svolte in varie parti d'Italia. 
Scontri causati dalla Polizia, la quale ha ricevuto chiaramente l'ordine di sgomberare con la forza i Palazzi del Potere. I nostri rappresentanti (nazionali, regionali, provinciali e urbani) da tempo mal tollerano la presenza dei propri cittadini, anche dei ragazzi, quando essi chiedono giustamente, spiegazioni del loro mandato. 
Quello che ho visto ancora una volta oggi non mi è piaciuto. Le manifestazioni erano tutte pacifiche e l'uso eccessivo della violenza, da parte della polizia, è stata eccessiva. Nei cortei stavolta non c'erano infiltrati, non c'erano mazze, non c'erano spranghe. C'era una gran voglia di diffendere la Scuola Pubblica, saccheggiata enormente in queso decenni da tutti i Governi. Tutt'al più c'era qualche casco per proteggersi la testa dalle manganellate e ho visto nei filmati e nelle foto qualche scudo in polistirolo e cartone. 
Gli studenti malgrado le botte subite hanno promesso che ridiscenderanno in piazza e anche la prossima volta saranno tanti. Sta a noi, società civile, proteggere i nostri ragazzi da quanti nella stanza dei bottoni vorranno strumentalizzare anche questa vicenda, per creare il solito teatrino di mille chiacchere che ha permesso a questa gente di vivere tranquillamente in questi decenni. 
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Chi siede su una poltrona comoda, difficilmente abbondonerà la stessa, in quanto come abbiamo visto, l'occupante crede di poter fare e disfare a suo piacimento. Crede di essere immortale. Ma non è cosi: la situazione attuale di questa povera nazione non è più tollerabile. Urge un cambiamento che si dovrà attuare necessariamente nelle prossime elezioni. L'astensione ricordatevelo è un punto a favore di quanti hanno portato allo sfascio questo paese. Non cascateci.




Raimondo - Niente Barriere

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