19 ottobre 2012

Il Disertore: Lettera aperta all'on. Ileana Argentin, da disabile a disabile

Cara Ileana,
porto alla tua conoscenza che, a partire dal 21 ottobre, decine di disabili gravi, malati di SLA e non autosufficienti entreranno in sciopero della fame perché questo governo nega, come peraltro il precedente che lo soppresse, il ripristino del fondo nazionale non autosufficienze, che permetteva, con  incrementi annuali, standard minimi  ma non sufficienti di cure domiciliari.
Ti farò un breve esempio: la mia regione, il Piemonte. Fino a 2 anni fa erano stati impegnati, grazie al fondo  non autosufficienze, oltre 30 milioni di €, per un anno, prevalentemente erogati sotto forma di assegni di cura. La misura innovativa era stata che, per la prima volta in Piemonte, vennero compresi non solo gli anziani sopra i 65 anni, ma anche i non autosufficienti di età 0-65. Furono 12.000 le domande in questa fascia d'età, di cui la metà non-autosufficienti totali. Basti pensare che ci sono 3000 nuovi stati vegetativi in italia ogni anno, massimamente in giovane età. Ebbene, da 2 anni più nulla. Oltre a garantire qualità della vita, le cure domiciliari costano meno: un malato che abbia necessità di assistenza H24 arriva a costare, in assistente familiare, 4500 € al mese; possibilità del tutto teorica , visto che la maggior parte delle cure è svolta comunque da un familiare. I ricoveri in RSA costano allo stato da 4500 € a 10.000 € al mese. Per non parlare dei ricoveri ospedalieri impropri.
Tu questi dati li conosci, non dubito. E sei una parlamentare disabile che fa parte dello schieramento progressista. 
Usi postare frequentemente sulle pagine facebook delle tante associazioni di disabili, talvolta anche sul mio profilo, corsivi giustamente indignati verso chi occupa con l’auto i parcheggi riservati ai disabili. Proprio oggi il tuo post se la prendeva con Beppe Grillo, reo di aver parcheggiato il camper nel posto disabili.
Avrei una richiesta da farti. Io facevo il medico, da tre anni mi sono ammalato di SLA, da un anno sono inchiodato al letto, comunico e scrivo mediante un puntatore oculare, respiro attraverso una macchina e mi nutro con un sondino. Per lottare non mi è rimasto altro che lo sciopero della fame.
Ora, lungi da me l'intenzione di offenderti: tu di quanto sopra magari ti occupi, il fatto è che nessuno se ne accorge.
Per Beppe Grillo basta chiamare un vigile. Tu, nella tua posizione, puoi fare tanto. Ti prego, dimostralo.
 

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