03 maggio 2012

Protesi e pacemaker, 11,2 mln italiani bionici

Sono 11,2 milioni gli italiani 'bionici', uomini e donne che utilizzano, con un netto miglioramento della qualità della vita, dispositivi medici di vario tipo, dalle protesi (come quelle al ginocchio e dell'anca) ai pacemaker. Un dato che dimostra come ai fini del miglioramento delle condizioni di vita non siano fondamentali solo farmaci e ospedali. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per Assobiomedica e presentata oggi a Roma.
Secondo l'indagine Censis 'Non solo ospedali e farmaci - Il valore sociale delle tecnologie biomediche e diagnostiche e delle apparecchiature medicali', sono 6,3 milioni le persone che usano tutori, plantari, busti ortopedici, ginocchiere. Circa 2,3 milioni utilizzano il lettore per la determinazione rapida della glicemia (il glucometro); 1,5 milioni si avvalgono di ausili per la mobilità personale, come stampelle, deambulatori, carrozzine, sollevatori per alzarsi dal letto; 1,3 milioni convivono con impianti per la cardiostimolazione, come il pacemaker; 1 milione, infine, utilizza apparecchi e protesi acustiche di vario tipo. E non c'è crisi che fermi la ricerca di soluzioni sempre piu' personalizzate: Il 59% di chi utilizza dispositivi medici nella vita quotidiana ha infatti potuto scegliere alcune caratteristiche fondamentali del proprio dispositivo. Questa percentuale sale al 71% tra chi usa tutori, plantari, busti ortopedici e ginocchiere. Il 69% degli italiani, inoltre, è disposto a pagare di più di tasca propria per avere un dispositivo personalizzato, adattabile alle proprie esigenze.
I dispositivi medici, secondo gli italiani, aiutano dunque a vivere meglio e per questo il 74% considera i soldi pubblici spesi per acquistare tecnologie medicali come un investimento utile, e non come un costo da tagliare. Per il futuro, il 49,5% degli italiani si aspetta che i dispositivi medici aiutino a praticare terapie meno invasive, il 42% si aspetta che contribuiscano a individuare precocemente le patologie, il 36% che mettano a disposizione dei cittadini strumenti sempre più semplici che possano essere utilizzati direttamente dalle persone, il 20% che mettano a disposizione ausili sempre più personalizzati. (ANSA).

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Campania, protesi gratis ai ragazzi disabili che amano lo sport -
Napoli, (TMNews) - 20 protesi per camminare e 20 per correre, due per ogni giovane sportivo: è quanto prevede il progetto lanciato da Prosolidar (Fondo nazionale per progetti di solidarietà) e Regione Campania per aiutare i giovani disabili campani con problemi economici a praticare sport. Un regalo per chi non può permettersi una protesi, dato che costa dai 15 ai 20mila euro. Il progetto è sostenuto dall'Associazione sportivi disabili Vesuvio, che con Neil Andrew Macleod denuncia: ci sono poche adesioni: "Stranamente in altre regioni siamo riusciti a trovare subito le persone, in Campania abbiamo avuto difficoltà. In Campania l'incidenza delle amputazioni è orientata soprattutto sulle persone che hanno problemi di diabete, trovare giovani è più complicato, però ce ne sono. È un problema è di comunicazione e che si tende a nascondere la disabilità".Si cercano ragazzi e ragazze tra 15 e 35 anni, amputati transtibiali, disposti a scoprire un mondo di sport e amicizia.
Fonte http://video.ilsole24ore.com/

Redatto da Raimondo per Niente Barriere 
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