29 marzo 2012

Furto di un ovetto, assolto dopo tre anni "Spreco di soldi e carriera rovinata"


Protagonista un diciottenne, scagionato dopo un lungo processo, grazie ai jeans a vita bassa. Ma intanto per quella macchia non ha potuto arruolarsi in Marina
di GIOVANNI DI MEO

TARANTO - Tre anni di processo per aver rubato un uovo di cioccolato. E poi l'assoluzione perché il fatto non sussiste. E' la tragicomica vicenda che ha visto come protagonista uno studente tarantino, accusato di aver rubato l'ovetto Kinder da una bancarella nella località balneare di Montedarena nell'agosto del 2009. Il ragazzo, appena diciottenne, ha dovuto affrontare un processo per essere poi riconosciuto innocente. Un calvario che avrebbe pure compromesso la carriera del giovane in quanto per quest'accusa sarebbe stata respinta la sua richiesta di arruolamento nella Marina militare.

Era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l'assoluzione, come fatto naturalmente dal difensore dell'imputato: la sentenza è stata emessa ieri dal tribunale di Taranto, mentre a poca distanza si celebrava il processo per l¹omicidio di Sarah Scazzi. Un ovetto da un euro e quattro centesimi, quello che a Donato era costato l'accusa di furto, sommata a quella di ingiurie; migliaia di euro, invece, il costo del processo per la giustizia italiana. In una vicenda così, è curiosa anche la motivazione della sentenza: "Il ragazzo indossava un jeans a vita bassa aderente e tale da impedire l'intromissione nella tasca di un uovo di cioccolato".

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito
http://bari.repubblica.it/

Leggi anche Le brutte sorprese degli ovetti Kinder e Ruba cioccolato: condannato a due anni di carcere

Redatto da Raimondo Orrù per Niente Barriere

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2 commenti:

Unknown ha detto...

siamo ridicoli!
ciao

Francesco Zaffuto ha detto...

a dir poco allucinante. vado a fare un link per la colonna notizie del mio blog.
saluti