16 dicembre 2011

Leucemia: aumenta il rischio per i bambini se il padre è un fumatore


I bambini che al momento del concepimento avevano un padre fumatore sono più a rischio di altri nello sviluppo della leucemia. A dirlo è una ricerca australiana che ha stimato come un padre con questo vizio aumenti del 15% la possibilità di far contrarre questa malattia al figlio.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Epidemiology, ha preso in esame 300 bambini affetti da Leucemia Linfoblastica Acuta (LLA) e le loro famiglie. Questa tipologia è il cancro infantile più diffuso ma è comunque ancora raro: colpisce dai 3 ai 5 bambini ogni 100 mila. Facendo un incrocio tra i dati delle famiglie con bambini malati e quelle con bambini sani, circa 800, è stato messo in evidenza che le abitudini della madre non influenzano la propensione verso questa leucemia.
Lo stile di vita del padre invece è determinante: i figli con padri che al momento del loro concepimento fumavano almeno 20 sigarette al giorno, avevano il 44% in più di possibilità di contrarre la malattia. Non si può quindi escludere che il fumo e le sue sostanze tossiche provochino danni anche alle cellule che producono lo sperma. Non si può tuttavia ancora parlare di un legame certo, ma è anche vero che i dati sottolineano un possibile fattore di rischio proprio nel vizio del fumo del padre.

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