28 novembre 2011

Tumori al seno curati in 10 minuti

I medici hanno messo a punto un nuovo trattamento che uccide le cellule cancerose al seno “cuocendole” e funziona in pochi minuti.
La procedura utilizza una corrente elettrica mirata per riscaldare i tumori a 70-90C (160-190F).
Gli studi dimostrano che questo metodo uccide le cellule tumorali in dieci minuti – la donna può allora tornare a casa o al lavoro poco dopo.
Il trattamento, noto come preferenziale ablazione a radiofrequenza e realizzato in anestesia locale, è stato sperimentato dai medici del Karolinska Institute in Svezia.
Il Dr Karin Leifland, radiologo che sovrintende la ricerca, dice che la tecnologia potrebbe diventare un’alternativa alla chirurgia per le donne con un tumore mammario al primo stadio.
Trattamenti simili con ablazione a radiofrequenza vengono già utilizzati per il trattamento di tumori ai reni, fegato e ossa.
“E’ come bollire un uovo”, spiega il dottor Leifland.
“Il tumore è scaldato a tal punto che le cellule tumorali muoiono, lasciando illeso il tessuto circostante.”
“Il trattamento è adatto soprattutto per le donne con tumori che sono più piccoli di 2 cm in un un’unica massa.
“Non vi è alcun dolore o cicatrice dopo il trattamento, le donne possono lasciare l’ospedale e tornare a casa o al lavoro.”
I medici usano gli ultrasuoni per guidare un sottile, aghiformi elettrodo all’interno del tumore al seno.
Una corrente elettrica viene fatta passare nell’elettrodo per riscaldare il tumore fino a 90C ed ucciderlo lasciando il tessuto circostante sano e salvo.
In seguito, il tessuto morto è rimasto all’interno del corpo e si trasforma in una cicatrice innocua. E’ necessario un solo trattamento.
Le donne sono controllate usando la risonanza magnetica, la mammografia ed l’ecografia, dopo uno, sei e dodici mesi e poi ogni anno, per assicurarsi che il tumore sia morto e si sia diffuso.
Se vengono richiesti ulteriori trattamenti come la chemioterapia, questa si svolge in modo normale dopo questa procedura.
Finora i pazienti sono stati seguiti per un massimo di due anni e nessuno ha avuto una recidiva della malattia.
Più di 80 pazienti sono stati sottoposti a questa tecnica nell’ambito di tre studi che mostrano che la terapia è efficace.
Il Dr Leifland dice che la tecnologia potrebbe essere particolarmente utile per le donne con crescita lenta di tumori al seno che non possono sottoporsi ad intervento chirurgico perché sono anziane o hanno alla base una condizioni di salute come il diabete o problemi respiratori.
E’ anche molto meno costoso rispetto la rimozione chirurgica di un nodulo.
“Entro cinque anni questo potrebbe diventare un trattamento ordinario.
Questo trattamento non è costoso, anche se le scansioni di controllo (successive all’intervento) a cui sono sottoposte le donne – in particolare la risonanza magnetica necessaria per avere un dettaglio maggiore rispetto ad altri tipi di scansione – sono costose.
‘Tuttavia, è ancora una scelta più economica rispetto alla chirurgia come la donna non ha bisogno di rimanere in ospedale durante la notte o di essere sottoposta ad anestesia”.
Una preoccupazione possibile è che se il tumore nei tessuti circostanti non viene rimosso chirurgicamente dal corpo, le cellule tumorali potrebbero rimanere randage e potrebbero diffondersi.
Tuttavia i medici sperano che i risultati delle ricerche in corso mostrino che questo non succeda.
Commentando la ricerca, Martin Ledwick (Cancer Research UK’s Head Information Nurse) dice: “E’ bello vedere che la ricerca simuove a ricercare alternative alla chirurgia per le donne con un cancro al seno”.
“Questo studio è ancora limitato ed in una fase iniziale, quindi è difficile dire se cambierà la maniera di trattare in futuro il cancro al seno”.

Traduzione e Foto CNJ

La versione integrale di questo articolo è presente sul sito http://codenamejumper.wordpress.com/

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