"La nostra società, nella quale troppo spesso si pone in dubbio la dignità inestimabile della vita di ogni vita, necessita di voi: voi contribuite decisamente a edificare la civiltà dell'amore". E' il messaggio che il Papa vuole lasciare ai disabili, fisici e mentali, incontrati alla Fundation Instituto San Josè di Madrid, dove il Papa ha fatto tappa prima della grande veglia con i giovani nella spianata dell'aeroporto militare Cuatro Vientos, dove sono già oltre un milione i giovani ad attenderlo. Benedetto XVI è giunto all'Istituto attraversando Madrid a bordo della papamobile tra due ali di folla. Per chilometri e chilometri, centinaia di migliaia di pellegrini lo hanno salutato con cori e applausi.
La gioventù è l'età nella quale la vita si rivela alla persona con tutta la ricchezza e pienezza delle sue potenzialità - ha sottolineato il Pontefice - spingendo alla ricerca di mete più alte che diano senso alla vita stessa. Per questo, quando il dolore appare nell'orizzonte di una vita giovane rimaniamo sconcertati e forse ci chiediamo: può continuare ad essere grande la vita quando irrompe in essa la sofferenza?".
Rivolgendosi poi ai familiari e a chi lavora nel mondo dell'assistenza ai disabili, Benedetto XVI ha voluto sottolineare l'importanza del loro servizio. "Questi testimoni ci parlano, prima di tutto, della dignità di ogni vita umana, creata a immagine di Dio. Nessuna afflizione è capace di cancellare questa impronta divina incisa nel più profondo dell'uomo".
Ssa Aqu
Madrid, 20 ago. (TMNews) -
1 commento:
meno male che anche la chiesa prende coscienza della condizione dei disabili e denunci la società!
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