23 luglio 2011

Disco Volante, ‎"la TV di Strada" gestita da disabili



La Storia. 

La tv di strada Disco Volante, una tra le decine di tv di strada attive in Italia, nasce a Senigallia, nella primavera del 2003, all'interno di un laboratorio artistico autogestito da un gruppo di persone disabili, denominato Studio Zelig, presente sul territorio del Comune di Senigallia da diversi anni. Lo Studio Zelig, durante la sua lunga attività nel tempo, ha concentrato la propria attenzione sull'utilizzo delle arti visive come strumento aperto di comunicazione da mettere a disposizione di soggetti disabili: nei primi mesi del 2003, su proposta di Franco Civelli, un disabile di 65 anni membro dello Studio, si pensa di creare uno strumento di comunicazione che possa mettere in contatto più direttamente il gruppo di lavoro dello Studio con la comunità cittadina e gli abitanti del quartiere: era questo un altro passo nella direzione perseguita dallo Studio fin dalla sua nascita: l'abbattimento della barriera della comunicazione, una delle barriere più penalizzanti, anche se apparentemente impalpabile, che si oppone ad una piena partecipazione alla vita sociale da parte delle persone disabili.

Il progetto Telestreet era nato a Bologna sulla base di vari obiettivi uno dei quali era la creazione di una alternativa contro la concentrazione monopolistica degli strumenti di comunicazione televisiva, per aprire nuovi spazi di comunicazione dal basso attraverso i quali la società civile potesse auto-rappresentarsi: se uno scopo del progetto Telestreet era dunque quello di dare voce a chi non ha voce e non è rappresentato nel panorama della comunicazione, tale scopo corrispondeva perfettamente ad una delle finalità fondamentali dello Studio Zelig, e cioè quella di dare voce a soggetti come i disabili che generalmente vengono rappresentati, quando non vengono semplicemente ignorati, attraverso modelli di tipo assistenzialistico e pietistico, senza che ad essi venga concesso di prendere la parola in prima persona.

Dopo un periodo di lancio pubblico del progetto di tv di strada, finalizzato a far conoscere alla cittadinanza senigalliese le finalità del progetto, si assemblarono le minime attrezzature elettroniche richieste per effettuare le trasmissioni: la bassissima potenza di emissione richiesta per coprire l'area del quartiere oggetto delle trasmissioni, 0,07 watt, garantiva che tale attività non comportasse alcun inquinamento elettromagnetico e quindi fosse legittimata anche su un piano di etica ambientale: per quanto riguarda la possibile interferenza con le trasmissioni di altre emittenti questa era in partenza esclusa, come per ogni tv di strada, dal fatto che la micro-tv trasmetteva all'interno di un "cono d'ombra" nello spettro delle frequenze e cioè all'interno di una zona circoscritta completamente libera da qualsiasi segnale radio-televisivo. Nel quartiere sede della tv di strada, chiamata Disco Volante su proposta di Franco Civelli, il cono d'ombra era stato individuato, tramite apposita apparecchiatura (misuratore di campo), sul canale 52.

La telestreet Disco Volante inizia le sue trasmissioni il 3 luglio 2003 ed in poco tempo conquista l'attenzione di diversi cittadini del quartiere all'interno del quale ha sede, il Rione Porto di Senigallia: la telestreet comincia a produrre in proprio diversi servizi sulle problematiche del quartiere e della città, diffondendoli poi attraverso le proprie trasmissioni: servizi sulle barriere architettoniche che ostacolano la libertà di movimento dei disabili, sulle condizioni di vita degli immigrati extra-comunitari, sulla condizione giovanile e sui problemi ambientali. La particolarità di molti di tali servizi stava nel fatto che non solo parlavano della condizione dei disabili, cosa ovvia data la specificità dello Studio Zelig, ma erano realizzati con l'attivo contributo dei disabili stessi, i quali non si limitavano così a costituire l'argomento delle trasmissioni ma erano i protagonisti della pratica di comunicazione. Spesso erano i cittadini del quartiere a proporre l'argomento di alcune trasmissioni, realizzando così quel rapporto orizzontale tra emittente e ascoltatori che è uno degli scopi principali del progetto Telestreet.

Il 19 settembre del 2003, dopo nemmeno tre mesi di trasmissione, nella sede della telestreet Disco Volante intervennero funzionari del Ministero delle Comunicazioni con un'ordinanza di chiusura: il piccolo trasmettitore della tv venne sigillato e tale è rimasto da quel momento sino ad oggi: la telestreet Disco Volante ha da quel momento cessato di esistere come emittente, ma il gruppo di lavoro dello Studio Zelig e la redazione della tv non hanno per questo cessato di riunirsi e di credere nella loro attività: per tale motivo la redazione di Disco Volante Tv ha continuato a produrre propri servizi anche nell'impossibilità di poterli trasmettere in proprio.

Nell'occasione della chiusura la tv di strada ricevette numerosi attestati di solidarietà da giornalisti e personaggi del mondo delle telecomunicazioni: si pronunciarono a favore di Disco Volante Michele Santoro e l'ex-presidente della Rai Roberto Zaccaria, in occasione di loro interventi pubblici tenuti a Senigallia, oltre che giornalisti come Michele Serra e critici televisivi come Aldo Grasso. Nell'ottobre del 2003, con il contributo del Comune di Senigallia, il cui sindaco Luana Angeloni ha sempre sostenuto le iniziative della tv di strada cittadina, si svolge a Senigallia un forum delle tv di strada al quale partecipano diversi operatori del progetto Telestreet da tutta Italia, alcuni deputati e senatori, il sindaco del comune toscano di Peccioli e un inviato del Ministero delle Comunicazioni in rappresentanza del Ministro Gasparri che ha declinato l'invito.

Il caso della chiusura di Disco Volante, già rimbalzato su diversi quotidiani nazionali oltre che su molti siti web, diventa ancora una volta un caso di rilevanza nazionale in occasione di una puntata della trasmissione "L'elmo di Scipio", curata da Enrico Deaglio e andata in onda su Raitre nel gennaio del 2004, dedicata alla vicenda della tv di strada senigalliese. Proprio il caso della chiusura di Disco Volante fu all'origine della scelta di Senigallia come sede per il Meeting Generale delle Tv di Strada e della Produzione Video Indipendente, "Eterea Due", che si è tenuto nei giorni 26, 27 e 28 marzo del 2004. Nell'aprile del 2004 Disco Volante, con altre telestreet italiane, viene invitata a partecipare al convegno annuale "Antennacinema Media", tenutosi a Conegliano Veneto, nel contesto del quale vengono pubblicamente proiettati alcuni servizi filmati della telestreet.

Infine, nel giugno del 2004, un servizio filmato realizzato da Franco Civelli, redattore disabile della telestreet Disco Volante, vince il Premio per il giornalismo televisivo "Ilaria Alpi", nella sezione dedicata alle tv locali: si tratta di un'inchiesta sulle barriere architettoniche nella nostra città ed è proprio un disabile in prima persona a svolgere il lavoro giornalistico necessario. In seguito alla realizzazione e alla diffusione del servizio, alcune delle barriere architettoniche in esso documentate vengono abbattute su intervento dell'amministrazione comunale ed il sindaco si congratula personalmente con Franco Civelli per l'azione sostenuta.

Nel luglio del 2004 Disco Volante partecipa ad un meeting sulla democrazia mediatica tenutosi a Monaco di Baviera (MediaDemocracy and Telestreet) nel contesto di un grande convegno sulla libertà di informazione in Italia (Va Bene - Europa verstehen: Italien): nel corso del meeting Disco Volante partecipa, assieme ad operatori di Candida Tv ad un'azione dimostrativa al Goethe Institut, che ha per tema il "cibo mediatico (mediafood) che viene servito in Italia".

da Spazio Web di Jonathan.Rizzi
http://spazioinwind.libero.it/jonathanrizzi/DiscoVolante/Storia_DiscoVolante_Tv01.html

Aggiornamento Domenica 24 Luglio 2011

Un saluto a tutti,
Ci è sembrato doveroso metter mano e ultimare questo post. Infatti a quanti ci leggono non è sfuggita una domanda: Ma che fine ha fatto la tv di strada Disco Volante? E' una domanda certamente opportuna, che anche noi ci siamo fatti leggendo la storia pubblicata dello Spazio Web di Jonathan Rizzi.
Per rispondere a questa domanda, abbiamo interrogato come spesso ci capita, il famosissimo motore di ricerca Google e ... abbiamo scoperto che i nostri amici di Senigallia non si sono arresi e hanno continuato a diffondere le loro battaglie tramite il web. Infatti Disco Volante continua ancora oggi a trasmettere è lo fa grazie a internet. Per chi volesse seguire questa originalissima e utilissima televisione non deve fare altro che cliccare il seguente indirizzo http://www.livestream.com/discovolante e BUONA VISIONE!
Ciao!!

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