07 maggio 2010

Ha la Spina Bifida, è disabile. Via dalla Rai e da un esercizio pubblico

Una madre di Napoli denuncia: «Mia figlia è stata cacciata dalla trasmissione di Antonella Clerici perché ha la spina bifida». L'episodio è avvenuto sabato scorso all'Auditorium di Napoli. Nessuna reazione per ora né dalla tivù di Stato né dalla conduttrice Dal sito di Repubblica Napoli: «Sei invalida e non puoi entrare, qui abbiamo solo posti a terra».
Mariarosaria Del Giudice sognava una serata in platea ad applaudire Gigi D'Alessio, tra gli ospiti del varietà "Ti lascio una canzone", condotto da Antonella Clerici, in onda dagli studi Rai di Napoli. Invece, sabato scorso, è rimasta in balìa dell'inefficienza e dei soprusi degli addetti alla sicurezza.
Mariarosaria è affetta da una malformazione, la spina bifida, cammina con le stampelle. Per questo le è stato impedito di entrare, pur se lei e sua madre esibivano un regolare biglietto-invito - su cui era scritto: "Valido per due persone, fino ad esaurimento dei posti".
Denuncia sua madre, Anna: «Ancora una volta Napoli ha mostrato il suo volto peggiore, cattivo. Com'è possibile che sia impedito l'accesso a una persona invalida? Un arbitrio? E se non è così, come si può immaginare che in un luogo come l'auditorium Rai si diano biglietti per stare a terra?».

Dal blog Piovono Rane di Alessandro Gilioli

Un paio d'anni fa una mamma-blogger riuscì a piantare un casino infernale perché il suo bambino autistico era stato maltrattato in un ipermercato di Carrefour: fece benissimo, naturalmente. Ma aveva un computer, un blog e anche gli strumenti culturali per incazzarsi pubblicamente.
L'altro giorno un'altra mamma si è vista rifiutare l'ingresso per sé e la figlia negli studi Rai di Napoli – pur essendo in possesso di due regolari biglietti – per far parte del pubblico di un varietà televisivo condotto da Antonella Clerici. Il motivo: la figlia ha la spina bifida. Formalmente, gli addetti alla sicurezza sostenevano di non avere un posto dove farla sedere: forse pensavano anche che sarebbe venuta male in tivù.
Temo che la mamma di Mariarosaria Del Giudice non abbia un blog – né la stessa capacità di Black Cat di piantare casino. Quindi lo pianto io.
Questo è l'indirizzo mail della trasmissione, per chiedere alla Rai e Antonella Clerici di scusarsi pubblicamente: tilasciounacanzone@rai.it

Questi sono i numeri della Rai di Napoli:
081 5931094 081 5931094 | 081 2390248 081 2390248 |
081 7251111 081 7251111 | 081 2390122 081 2390122

(27 Aprile 2010)



La risposta dell’ufficio stampa:
In merito alla lettera del signor Scarpato che denuncia una presunta violenza subita dalla nipote portatrice di handicap, alla quale sarebbe stato impedito l’accesso all’Auditorium della Rai di Napoli per il programma “Ti lascio una canzone”, è necessario precisare che
La Rai ha sempre manifestato la massima attenzione a tali situazioni, tant’è che ha adeguato l’Auditorium con spazi riservati e attrezzati che consentono di accogliere i portatori di handicap nelle migliori condizioni possibili.
Tali spazi sono da sempre messi a completa disposizione per consentire a questo pubblico di poter assistere a tutti gli spettacoli televisivi e non, realizzati presso il Teatro, ne sono testimonianza singoli cittadini ed associazioni che ci richiedono la possibilità di essere presenti e che con continuità vengono invitati, senza la necessità di presentare il biglietto.
Essendo, com’è ovvio, la disponibilità limitata, un preavviso ci consente di poter accogliere al meglio ospite ed accompagnatore, evitando loro code e situazioni a “rischio”, quali la ressa all’ingresso dei fans degli ospiti di puntata, così come è avvenuta sabato scorso, ma, ancor quando tale preavviso non sia giunto, il Centro di produzione si è sempre attivato per facilitare ingresso e sistemazione in sala, o per concordare un invito alla prima data possibile.
Questo avvenimento perciò ci lascia increduli e dispiaciuti almeno quanto la famiglia Scarpato, che ci ha segnalato il problema soltanto lunedì mattina, e una volta chiarito l’equivoco abbiamo concordato che la signora sarà nostra ospite già nella puntata di sabato prossimo.
La controreplica dello zio:
Egegio dr. Gilioli, sono lo zio dell’interessata e mi preme precisarLe che la frase del comunicato dell’Ufficio Stampa della Sig.ra Clerici “abbiamo concordato che la signora sarà nostra ospite già nella puntata di sabato prossimo” non risponde in modo assoluto al vero in quanto non è intervenuto alcun accordo in proposito ma soltanto una telefonata da parte di una funzionariadella sede RAI di Napoli che nell’invitare il padre di mia nipote a recarsi comunque presso i loro Uffici, adduceva spiegazioni e giustificazioni assai poco convincenti come del tipo di quelle riportate nel comunicato stesso.
Infatti, anche la circostanza riferita, secondo cui “ancor quando tale preavviso non sia giunto, il Centro di produzione si è sempre attivato per facilitare ingresso e sistemazione in sala” non risponde al vero.
Grazie ancora per l’attenzione


Dalla brutta storia di “Ti lascio una canzone” – una disabile a cui è stato impedito di entrare nell’auditorium della Rai – Giuseppe Scarpato (parente della ragazza) sta cercando di tirar fuori qualcosa di buono: un gruppo che boicotti i pubblici esercizi dove – per barriere architettoniche o altro – chi è affetto da problemi motori non riesca a entrare.
Condivido, e mi auguro che presto dal gruppo nascano iniziative concrete e anche aggressive: tipo un bell’adesivo:

“Questo locale è contro i disabili” da appiccicare sulle vetrine.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'Italia non può pensare ai disabili. Meglio pensare alle veline che devono avere la vagina pulita. Se no il Banana come fa?