16 aprile 2010

Dal 3 al 6 Giugno in Spagna le riunioni degli uomini più potenti del mondo: il Club Bilderberg


Quando sentite alla televisione, o lo leggete nei giornali, che si sta svolgendo o sta per svolgersi un G8, o un incontro qualsiasi tra i maggiori leader mondiali, e nei commenti si parla di incontro tra "gli uomini più potenti del mondo", beh non credeteci ... sappiate che qualcun'altro ha già deciso per loro e... per noi...

Bilderberg 2010: il Meeting segreto dei potenti del mondo

Molto più di un G8 e di una visita di Stato secondo i complottisti. Niente più che un incontro tradizionale per chi minimizza. Gli uomini più influenti del globo si incontreranno in Spagna dal 3 al 6 giugno, ancora una volta per mettere a punto strategie politiche, militari ed economiche del pianeta. Nella più totale indifferenza dei media

Quest’anno tocca alla Spagna ospitare il summit degli uomini più potenti del mondo, quello del Club Bilderberg. L’appuntamento è per il 3 giugno nella località iberica Sigtes, a circa 20 km da Barcellona. Il resort prescelto come sede dell’esclusivo incontro sarà, come di consueto, accuratamente svuotato di ogni ospite per riservare la struttura esclusivamente alle poche decine di partecipanti. All’esterno non uscirà nessun comunicato, nessuna dichiarazione, forse nemmeno un’indiscrezione. Nessuna conversazione verrà registrata. L’apparato di sicurezza non consentirà ad alcuno di avvicinarsi. Nell’indifferenza generale dei media.

UN PO’ DI STORIA – Una consuetudine da oltre mezzo secolo. La schiera dei pochi eletti a prendere parte al meeting (circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario, ma anche giornalistico) prende il nome dall’hotel in cui decisero di riunirsi per la prima volta, il 24 maggio 1954: l’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da allora si son visti una volta all’anno, nella maggior parte dei casi in Europa, esclusivamente su invito dei reggenti del gruppo. Tra i partecipanti storici figurano David Rockefeller, Henry Kissinger, la regina Beatrice d’Olanda, Richard Perle, i dirigenti della Federal Reserve Bank, di Credit Suisse e della Rothschild Europe, delle compagnie petrolifere, della Coca Cola, della Philips, della Unilever, di Time Warner, di AoL, della Thyssen-Krupp, di Fiat, i direttori e corrispondenti delle principali testate del mondo, rappresentanti della Nato, dell’Onu, della Banca Mondiale e della Ue, economisti e molti ministri dei governi occidentali.

PARTECIPANTI ITALIANI – Non mancano i partecipanti italiani. Più volte è capitato a personaggi facenti parte o entrati poi a far parte di un esecutivo italiano: Giulio Tremonti, Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, Walter Veltroni, Domenico Siniscalco, Emma Bonino. L’elenco dei nostri concittadini invitati al Bilderberg è molto lungo se si osserva la lista di Wikipedia: esponenti del mondo economico finanziario come Gianni Agnelli, suo fratello Umberto, il nipote John Elkann, Franco Barnabè, Paolo Scaroni, Rodolfo De Benedetti, Alfredo Ambrosetti, Giampiero Cantone, Corrado Passera, Ignazio Visco, Alessandro Profumo, Rainer Masera, Paolo Fresco, Marco Tronchetti Provera, Gabriele Galatei, Innocenzo Cipolletta, Stefano Silvestri, Mario Draghi, Mario Monti; ma anche giornalisti, come Gianni Riotta, Sergio Romano, Carlo Rossella, Ferruccio De Bortoli, Lucio Caracciolo, Barbara Spinelli; così come gli ex ministri Vittorio Rognoni, Claudio Martelli, Gianni De Michelis, Giorgio La Malfa.

BILDERBERG 2009 – Secondo il giornalista Jim Tucker nell’ultimo Bilderberg, svoltosi dal 14 al 17 maggio 2009 in Grecia, nei pressi di Atene, all’hotel Nafsika Astir Palace di Vouliagmeni, sarebbe stato stilato un programma che racchiudeva il progetto per un Dipartimento Mondiale della Sanità e del Tesoro e una depressione abbreviata piuttosto che una prolungata flessione economica. Circostanza che, secondo Tucker, sarebbe stata confermata dal fatto che l’ex primo ministro svedese nonché abituale partecipante al gruppo Bilderberg Carl Bildt, avrebbe in seguito “tenuto un discorso nel quale appoggiava la trasformazione dell’Oms in un Dipartimento Mondiale della Sanità e la trasformazione dell’Fmi in un Dipartimento Mondiale del Tesoro, entrambi naturalmente sotto l’egida delle Nazioni Unite”. Manovre che rappresenterebbero dei passi enormi verso il governo mondiale che il Bilderberg si starebbe accingendo a realizzare ma il cui completamento, negli ultimi 10 anni, è sempre fallito. La depressione abbreviata, per adesso, non è ancora pervenuta. Per dire.

BILDERBERG 2010 – Per il prossimo meeting, ha spiegato Tucker pochi giorni fa ribadendo ancora una volta gli obiettivi, “i Bilderberg sperano di mantenere la recessione globale in corso per almeno un anno, in accordo ad un consulente finanziario internazionale con cui, molti di loro, si relazionano. Questo perché, tra le varie intenzioni, Il Bilderberg spera ancora di creare un Dipartimento del Tesoro globale sotto il controllo delle Nazioni Unite. Il Bilderberg ha intrapreso questa prima missione, nella riunione della scorsa primavera in Grecia, ma lo sforzo è stato bloccato da nazionalisti in Europa e negli Stati Uniti. I Nazionalisti (una parolaccia per i Bilderberg) si sono opposti a cedere sovranità alle Nazioni Unite“. Recessione però non vuol dire “depressione abbreviata”: non è che si scambiano previsioni economiche per desideri?

MEDIA INDIFFERENTI – Se, insomma, i G8 e le visite tra capi di Stato riescono ad attrarre l’attenzione dei media di tutto il mondo, non si riesce a capire come mai altri vertici, molto più frequentati di quelli che balzano agli onori della cronaca e da uomini ancor più influenti di quelli che animano i più conosciuti summit internazionali, non vengano considerati dalle principali testate. Si tratta dello stesso silenzio che assale la classe politica. Qualcuno, a dire il vero, ci ha provato. Era l’11 novembre scorso quando l’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio denunciava, in aula, la partecipazione alle riunioni del Bildeberg di tutti coloro che erano stati indicati dalla stampa come possibili Presidenti della Ue e possibili ministri per gli affari esteri. “E’ mai possibile che nessuno abbia osservato che Balkemende, Milliband e Van Ropuy sono tutti e tre frequentatori delle riunioni vuoi del Bilderberg vuoi della Commissione Trilaterale?”, chiedeva Borghezio ai colleghi. “Credo – aggiungeva - che si debbano stabilire dei principi di trasparenza e si debba chiedere con chiarezza a queste persone se sono i candidati del loro paese e delle forze politiche o di questi gruppi occulti che si riuniscono a porte chiuse e decidono sulla testa e sulla pelle dei popoli”. I commenti al video su You Tube testimoniano, per l’occasione, un’inconsueta solidarietà bipartizan verso l’onorevole leghista. Destra e sinistra unite nel nome del complottismo.



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