28 giugno 2008

I segreti del controllo globale

Questo pomeriggio mi sono imbattuto casualmente in un documentario che non avevo mai visto e che ho trovato molto interessante.
"I segreti del controllo Globale" è un lungometraggio che non è mai stato trasmesso in TV, risalente al Maggio 2005.
David Icke, in collaborazione con il regista Vincent Gambinoci, ci porta a spasso per Londra e ci racconta di una città colonizzata da poteri occulti economico-politici, dove nei quali traspare nelle loro sedi, continui simboli massonici.
Ma la parte più interessante è quella dove Icke ci racconta del "nuovo secolo americano" e dei possibili risvolti della geopolitica mondiale che, secondo Icke, va verso l’annullamento delle superpotenze e la costituzione di un governo unico globale di tipo fascista.
A voi qui sotto la visione del documentario e poi mi piacerebbe sapere le vostre impressioni sul quello che sentirete.
Secondo voi sono soltanto fantasie e chiacchere, oppure c'è in fondo qualcosa di vero?


27 giugno 2008

La strada che ci riporta all'Immunità Parlamentare

Nei giornali e tv un mucchio di chiacchere, ma la verità è una sola.... è sempre più una "loro" democrazia...

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sull'immunità delle quattro più alte cariche istituzionali, il cosiddetto lodo Schifani bis. Il provvedimento garantisce l'immunità per il capo dello Stato, il primo ministro e i presidenti di Camera e Senato per tutta la durata del loro mandato per i reati non commessi nell'esercizio delle loro funzioni. Un provvedimento simile, approvato nel 2003, era stato giudicato l'anno successivo incostituzionale dalla Consulta. A differenza del primo lodo Schifani, bocciato perché violava gli articoli 3 e 24 della Costituzione e impediva alla parti civili di essere risarcite, la nuova versione approvata stabilisce che le vittime potranno proseguire la loro azione in sede civile dove avranno una corsia preferenziale. Inoltre prevede che i soggetti istituzionali interessati possano rinunciare volendo allo scudo dell'immunità.

Fattela finita e rifatevi l'immunità parlamentare, che è quello che volete, anche il PD, e finalmente almeno la pianterete di "scassare" ulteriormente.

Una domanda: Ma voi siete contenti di abitare in un posto cosi??? Io no!!!

24 giugno 2008

Una centrale nucleare in Provincia di Oristano?

Ciao a tutti, è più di un mese che non posto per vari motivi, che per non annoiarvi non elencherò.., ma questa notizia merita di essere divulgata, sperando che vada agli occhi di più persone possibili.
Ringrazio tutte persone che in questo periodo mi hanno fatto visita e tutti quelli che hanno lasciato un messaggio a testimonianza della loro venuta, inoltre ringrazio l'amico Fabio per la segnalazione che mi ha spinto a rilasciare questo post.

Una centrale Nucleare in Provincia di Oristano? Ecco cosa stanno per prepararci, nel silenzio quasi assoluto dei mass media, i nostri Dipendenti che siedono in Parlamento. Dalla Nuova Sardegna di ieri, leggete cosa ci stanno propinando i nostri dipendenti... carogne....

LA NUOVA SARDEGNA - Ambiente e territorio : A Cirras la prima centrale nucleare sarda? 23.06.2008 L’ipotesi sarebbe già al vaglio dei tecnici del ministero delle Attività produttive

ORISTANO. La piana di Cirras, tra Santa Giusta e Arborea, era stata proposta dal Pdl, nella recente campagna elettorale per le politiche, tra i siti in grado di ospitare una delle future centrali nucleari in Italia che usano le tecnologie di terza generazione. Questa ipotesi sarebbe ora al vaglio dei tecnici del ministero delle Attività produttive. L’analisi tecnica è legata a una serie di elementi che sono stati ritenuti fondamentali per ospitare una centrale atomica. Primo fra tutti, il fatto che la zona è antisismica. La Sardegna è infatti la regione geologicamente più vecchia d’ Italia. In secondo luogo, la disponibilità di grande quantità d’acqua, altro elemento fondamentale, che verrebbe garantito dalla diga Eleonora d’Arborea. Ci sono poi altri elementi di valutazione, certo non secondari. Per esempio, la vicinanza a infrastrutture come il porto, l’aeroporto e la linea ferroviaria. Gli “esperti” del Ministero quando hanno puntato l’obiettivo sull’isola non avrebbero sottovalutato neppure il problema dello smaltimento delle scorie radioattive. Il precedente governo Berlusconi - lo ricordano tutti - aveva ipotizzato di stipare le barre radioattive proprio nelle profonde miniere del Sulcis. Rispetto al passato, forse quelle voci potevano essere solo delle provocazioni, ma oggi c’è il rischio concreto che le miniere di Buggerru, di Masua, forse di Ingurtosu, possano diventare veramente la pattumiera per le scorie radioattive delle nuove centrali che il governo si appresta a realizzare. I costi del greggio, oramai alle stelle, e la richiesta di energia alternativa, sono i fattori che stanno condizionando le scelte dell’esecutivo di centrodestra, nonostante il «no» del referendum. Ma se Cirras ospiterà veramente uno di questi siti il ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, ha promesso un interessante tornaconto per chi ospiterà una centrale nucleare. Per esempio: il Comune e quindi i cittadini che vi risiedono avranno degli sconti sulle rispettive bollette. L’eventualità di realizzare nell’isola una delle centrali atomiche è comunque un’ipotesi che sicuramente scatenerà molte reazioni. La Sardegna che ha puntato in questi anni tutto sull’ambiente e sul rilancio del turismo di qualità, rischia di vedere penalizzati gli sforzi fatti sino a oggi dal governo regionale. Non è difficile prevedere la nascita di un fronte del no anche e soprattutto per l’ubicazione della centrale nucleare. Prima di tutto la vicinanza con lo stagno di Santa Giusta che già non gode di buona salute. E poi, come sottovalutare la vicinanza con il comprensorio di Arborea, in quel Campidano campione di zootecnica che ha realizzato la sua fortuna grazie alla produzione del latte. E infine, la centrale sorgerebbe a pochi chilometri dal Golfo di Oristano, tra Capo Frasca (servitù militare in procinto di smantellamento) e l’area marina del Sinis. Se la scelta del governo per Cirras verrà dunque confermata, è prevedibile una stagione di contestazione. C’è chi già evoca la protesta per la discarica di Chiaiano nel Napoletano. Ma qui non ci sarà bisogno di portare l’esercito, c’è già.

per chi volesse vedere la pagina in formato PDF
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_52_20080623092416.pdf

Per approfondire la questione invece ecco la pagina della nuova sardegna del 11 aprile che anticipava la questione, in piena campagna elettorale e con il Governo Prodi ancora in carica che metteva in luce l'imminente accordo tra le nostre maggiori forze politiche (PD-PDL) sulla creazione di un sito nucleare sul nostro territorio.
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_55_20080411094324.pdf
Ecco alcune reazioni politiche alla questione
http://lanuovasardegna.repubblica.it/dettaglio/Tutti-contro-lipotesi-del-nucleare-a-Cirras/1479852?edizione=EdRegionale

Infine sottolineo che questa gente invece di puntare sulle energie rinnovabili come il sole, ad esempio in Spagna, grazie alla collaborazione dell'italiano Rubia (Premio Nobel), hanno installato in tantissimi lungomari delle loro coste, una serie di piccoli pannelli solari che stanno portando una quantità enorme di energia pulita, che in tempi rapidi sta abbattendo i costi di installazione.
Ora io mi dico il sole certamente abbonda nella nostra regione, come del resto anche il vento, ma proprio con il nucleare ci dovevamo buttare, tralasciando una grandissima risorsa che abbiamo a costo zero ????
Il motivo è certamente dovuto all'alto costo di questa pericolosissima tecnologia, insomma una vera enorme gallina delle uova d'oro, per la Casta e per i loro amici (Eni e Banche).
Quello che mi fa più rabbia e l'insabbiamento della questione.


RESET RESET IN GALERA TUTTI RESET RESET....