11 ottobre 2008

Charity Business il nuovo guadagno


Secondo lo studio di Forum3, l'ente di reclutamento del personale nel settore terzo, i banchieri e i lavoratori della City negli ultimi quindici giorni si sono riciclati nel charity business.Il numero di “golden boy” che sta cercando lavoro nel campo umanitario è aumentato del 30 per cento.

Un vero e proprio boom quello relativo alle persone che stanno cercando di cambiare un’occupazione altamente rischiosa, visto il periodo, con una più sicura e “redditizia” dal punto di vista umano. A quanto risulta pare quello che sta succedendo non è nuova, in passato si è notato già un cambiamento di rotta di queste persone, ma la situazione attuale dell’economia internazionale, ha accelerato fortemente il fenomeno.

A confermare questo riclico lavorativo è stata la VSO (Voluntary Service Overseas), agenzia internazionale che si serve di volontari per lottare contro la povertà nei Paesi in via di sviluppo, che ha visto un’improvvisa crescita di domande di impiego, specie da parte di professionisti provenienti dai campi del business e management. D'accordo anche la Training and Development Agency for Schools, agenzia che lavora per il governo inglese, che si occupa formazione e d'inserimento lavorativo che ha osservato un aumento di richieste (dell’ordine 34 per cento), dall’inizio della crisi.

Tutto questo avvantaggerà il mondo delle ONG, come spiega la rivista Management Today Debbie Hockham, direttrice del forum: “Questi professionisti saranno sicuramente dei buoni fundraiser (chi raccoglie i fondi nel no profit, ndr), perchè hanno delle capacità e abilità facilmente trasferibili”.

Insomma al momento lavorare per il sociale sembra diventato un campo più sicuro e appagante moralmente del settore finanziario ed io francamente ho i brividi nel pensare che gente abituata a pensare senza aver degli scrupoli possa riciclarsi nel campo degli aiuti umanitari, specie nelle ONG, strumento che fino a questo momento è l' unico che ottiene realmente dei risultati alleviando la vita di milioni di persone nel mondo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è solo da augurarsi che da questi nuovi investimenti - non proprio disinteressati - traggano vantaggio indiretto le categorie che più hanno bisogno di aiuti sociali. Certo, è una situazione che fa rabbrividire non poco...Speriamo che l'ultima parola l'abbiano sempre coloro che questo genere di impegno lo hanno da sempre portato avanti, con fatica e tanto cuore.

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

E' l'augurio di tutte le persone di buon senso.
Le ong sono le uniche che davvero aiutano questa gente, se dovessero arrivare gente senza scrupoli sarebbe una tragedia